Limite Utilizzo Contanti

dal 1 luglio 2020 la soglia dei pagamenti in contante si è abbassata da 3.000 a 2.000 euro e sarà mantenuta fino al 31 dicembre 2021.

La previsione è contenuta nell’art. 18 del decreto Fiscale (D.L. n. 124/2019) che contiene diverse misure volte a limitare l’ uso del contante e incentivare quello della moneta elettronica al fine di contrastare l’evasione fiscale.

La norma aggiunge che, a partire dal 1 gennaio 2022, la soglia relativa all’uso del contante sarà ulteriormente abbassata a 1.000 euro.

Ulteriore novità consiste nella riduzione delle sanzioni minime che passeranno a 2.000 euro rispettivamente a partire dal 1 luglio e a 1.000 euro dal 1 gennaio 2022.

Queste previsioni significative sono state introdotte dal decreto Fiscale che ha modificato la normativa Antiriciclaggio (D.Lgs. n. 231/2007).

Con riferimento alle sanzioni amministrative pecuniarie applicabili nel caso di violazione dei nuovi limiti, si specifica che:

  • fino al 30 giugno 2020 la sanzione andrà da 3.000 euro a 50.000 euro;
  • dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 la forbice è tra i 2.000 e i 50.000 euro;
  • a partire dal 1° gennaio 2022 il minimo edittale sarà di 1.000 euro e il massimo di 50.000 euro.

Per quanto riguarda le modalità di utilizzo del contante non sono previsti cambiamenti e pertanto:

  •  è vietato trasferire denaro contante e titoli al portatore in euro o in valuta estera, a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, persone fisiche o giuridiche, quando il valore di trasferimento, è complessivamente pari o superiore a 2.000 euro (soglia prevista dal 1° luglio);
  • non è ammesso neppure un pagamento complessivamente superiore alla soglia, artificiosamente frazionato in più versamenti di importo inferiore al limite;
  • è invece ammesso il pagamento parte in contanti (di valore contenuto nella soglia) e parte in assegno che costituisce un metodo tracciabile.

Il Ministero dell’Economia e delle finanze ha chiarito che è sempre possibile effettuare un prelievo o versamento bancario di importo superiore alla soglia in quanto non configura un trasferimento ad un diverso soggetto.

Ulteriore novità contenuta nel decreto Fiscale è la previsione di un credito di imposta nella misura del 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con strumenti di pagamento elettronici tracciabili.

carte di debito, di credito, prepagate o altri

Anche per i professionisti in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi resi nei confronti di consumatori finali, vale la stessa regola, volta a incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi al contante.

ma questi ultimi devono avere determinati requisiti (ricavi o compensi inferiori a 400 mila euro nell’anno d’imposta precedente),

Per quanto riguarda il pagamento di stipendi (dipendenti,amministratori, etc….) che non potranno in alcun modo essere effettuati in contanti, ma con modalità tracciabili (assegni o bonifico).  

div#stuning-header .dfd-stuning-header-bg-container {background-image: url(https://www.a13.it/wp-content/uploads/2016/07/pexels-photo-24464-1.jpg);background-size: cover;background-position: center center;background-attachment: scroll;background-repeat: no-repeat;}#stuning-header div.page-title-inner {min-height: 550px;}